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Premessa
“Impugnerò il testamento, ci vediamo in Tribunale!”
In quanti film o telefilm hai sentito questa frase?
MOLTI. E’ una sorta di frase-minaccia piuttosto ricorrente, ma essa tace il fatto che non è sempre possibile impugnare un testamento ed uscirne vincitori.
Spesso questa domanda se la fanno i figli, il coniuge ed i parenti stretti di una persona defunta che ha lasciato un testamento che non gli piace perché in tutto o in parte destina i suoi beni a qualcun altro.
Il testamento è un atto con cui una persona (detta testatore) decide della sorte dei suoi beni per quando sarà defunto. Per legge può decidere di destinare una sola parte dei suoi beni perché una parte di essi sarà ereditata da alcuni soggetti (detti legittimari), a prescindere dalla volontà del testatore. Se nel testamento non viene considerata la quota di legittima di consorte (o unito civilmente), figli e ascendenti (se concorrenti) il testamento è sempre impugnabile.
Ma, lasciamo un attimo da parte i legittimari. Oltre a quanto già detto, quando il testamento è generalmente impugnabile?
E’ impugnabile quando contiene degli errori di forma oppure quando il testatore non era in grado di intendere e di volere al momento della scrittura dell’atto (vizio).
Se si verifica uno o più dei casi summenzionati il testamento è impugnabile davanti al Tribunale con un procedimento giudiziario apposito perché il testamento è viziato, cioè contiene dei vizi o degli errori di forma.
I maggiori vizi che rendono un testamento impugnabile sono:
- Non viene considerata correttamente la quota di legittima (lesione quota di legittima).
- Se il testatore (il soggetto che fa testamento) è incapace di intendere o di volere al momento della redazione del testamento esso è invalido e può essere impugnato nel termine di 5 anni dalla morte del testatore (casi speciali per Alzheimer ed incapacità momentanea).
- Se il testatore (il soggetto che fa testamento) al momento della scrittura del testamento è costretto da altra persona (dolo o violenza morale) esso è invalido e può essere impugnato nel termine di 5 anni dalla morte del testatore
Per incapacità di intendere e volere si intende uno stato di alterazione permanente (es. malattia neurodegenerativa) o temporanea (occasionale) delle facoltà intellettive del testatore, come ad esempio se il testatore lo scrive in stato di grave crisi d’ansia o in preda ai fumi dell’alcool.
- Relativi alla mancanza di elementi essenziali dell’atto rendono l’atto impugnabile nel termine di anni 10:
Il testamento olografo, quello maggiormente soggetto ad essere impugnato per vizi di contenuto, poiché è un foglio scritto a mano dal testatore deve contenere necessariamente:
- la firma del testatore
- la data in cui è scritto
- e deve essere interamente scritto a mano dal testatore (niente computer)
Se mancano uno o più di questi elementi il testamento è impugnabile
In conclusione
E’ possibile impugnare un testamento davanti al Tribunale se non considera la quota di legittima, o ha dei vizi (di forma o di volontà) e ottenere l’invalidità dell’atto.
Con l’impugnazione l’atto non avrà valore e le disposizioni contenute non saranno applicabili, ma succederanno al defunto i suoi parenti (coniuge, figli, genitori, etc.) secondo le norme della successione legittima.
Attenzione
Quindi, attenzione ad impugnare il testamento. Verifica prima la validità di un testamento se non vuoi incorrere in una condanna salata e al pagamento della parcella dell’avvocato di controparte perché il Giudice ti ha dato torto respingendo la tua domanda.
Ricorda che il testamento è impugnabile per vizi, solo se i vizi ci sono e possono essere dimostrati.
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